Nel grande gioco che sta scuotendo in queste settimane il panorama dei diritti tv, sembra sia pronto l’ingresso di un nuovo player, o meglio, un nuovo broadcaster. Tivùsat, nella persona del suo presidente Alberto Sigismondi, ha espresso il proprio interesse sul campionato di Serie A.
Un interesse che per Tivùsat ” sarebbe un’ottima opportunità di crescita. Comunque vada il prossimo bando, e quindi anche se non dovesse nascere il canale della Lega di Serie A. Tivùsat rimane un perfetto veicolo sul satellite per i player che si dovessero aggiudicare i diritti tv delle partite e che vogliono raggiungere, anche col 4K, ogni angolo del Paese“, aveva dichiarato qualche settimana fa proprio Sigismondi.
Ma cos’è Tivusat? E perché nelle ultime settimane la sua attenzione si è rivolta ai diritti del calcio?
Tivùsat è una piattaforma radiotelevisiva gratuita, che trasmette le emittenti nazionali ( con alcuni canali internazionali), attraverso la tecnologia satellitare, sul suolo Italiano, di città del Vaticano e nella Repubblica di San Marino.
La mission è quella di rendere fruibile attraverso il satellite in Italia l’intera offerta gratuita del digitale terrestre italiano, in modo da fornire un’alternativa a chi non è coperto del tutto o in parte dal segnale terrestre.
Proprio per la sua tecnologia, la piattaforma è utilizzata anche dagli utenti business. Sono all’incirca 26 mila questi utenti, e si tratta di alberghi, pub, ristoranti e agriturismi che utilizzano la piattaforma per offrire ai propri ospiti un’esperienza di intrattenimento senza problemi nella ricezione del segnale e in alta definizione.
Da qui l’interessamento al mercato dei diritti tv per la Serie A. Sempre Sigismondi ha spiegato che ” L’AgCom nelle linee guida per il bando della Lega Calcio raccomanda la più ampia diffusione delle partite presso gli utenti. Il rispetto degli standard di regolarità del servizio e di qualità trasmissiva. Noi col satellite raggiungiamo tutto il territorio italiano, con ottima qualità d’immagine, che arriva fino al 4K. Inoltre, abbiamo già un solido pacchetto di utenti, con quasi cinque milioni di card attive. Se si dovessero creare le condizioni per trasmettere il campionato nei prossimi anni, perché dire di no. Siamo pronti.”